Leonardo Fiorentini, piu amichevolmente Leo per i compagni di squadra, e' stato uno dei volti nuovi
per questa stagione per il Versity. Leo ha dato tanto al Versity nel senso di esperienza e disciplina che sicuramente a lasciato
il segno non soltanto nei risultati ma anche nel modo di comportarsi in campo prima e durante di ogni gara.
Come ogni anno, facciamo delle interviste a componenti della squadra, e per questo abbiamo
fatto delle domande a Leo su come si e trovato a Malta, sulla squadra e sulla sua carriera.
Leo, per prima cosa, come mai sei finito qui a Malta?
Sono venuto
la prima volta a Malta per il raduno 2 anni fa della Juventus, dove grazie alla conoscenza di Pessotto (per mezzo di un mio
amico capo ultras della Juve) ho seguito la squadra ed ho scoperto questa bellissima isola!
Malta e diversa dall'Italia in tante cose - le sue dimensioni, cultura e modo di vivere.
Come ti sei addattato in questa nuova realta?
Mi sono trovato molto bene…sai avendo lavorato per molti anni all’estero come barman sono abituato a scoprire
le abitudini e il folclore di dove lavoro, e qui ci sono moltissime cose che mi sono piaciute…
Veniamo alla cosa che ti piace fare di piu, il calcio. Sappiamo che nel passato tu hai giocato
in tante squadre in diverse categorie. Vuoi farci una breve cronologia della tua carriera calcistica e con quale squadra hai avuto le maggiori soddisfazioni?
Mi sono avvicinato al calcio giocato molto tardi..verso i 15,16 anni anche se nei campetti si giocava
tutti i giorni. La mia prima partita ufficiale nelle giovanili della squadra del mio paese (il Castiglioncello LI), che era
in 1° categoria a 17 anni. Quella partita mi ha portato fortuna
perche’ ha fatto scoprire al mio allenatore le mie doti di saltatore e mi aveva messo a giocare mediano, di fronte alla
difesa, e le palle alte erano tutte mie. Dopo 4 anni sempre nel Castiglioncello, dopo essere passato nella juniores, debutto
in prima squadra, all’attacco perche’ non c’erano altri cambi in panchina, segno il gol vittoria e da allora
da difensore il mio allenatore mi trasforma attaccante! Da li inizio la mia carriera, con il culmine a 30 anni giocando nel
Cuiopelli, (categoria promozione), passando per le squadre Rosignano, Caletta, Castiglioncello. Poi mi trasferisco per lavoro
a Rimini e anche li tra Riccione, Spontricciolo, Colombarone e Cattolica milito tra la 1° e la 3° categoria, segnando non
mai troppo (massimo 18 gol, stagione 2000) ma per la mia generosita’, esperienza e giocando per la squadra mi ritrovavo
sempre titolare nonostante che negli ultimi anni, per l’eta’, partivo dalla panchina e dovevo sempre lottare per
arrivare a giocare titolare, ma poi diventavo per l’allenatore e per l’equilibrio della squadra, inamovibile!
Adesso veniamo a Malta e come hai cominciato a giocare col Versity Tal-Qroqq. Se non vado errato
e stato una pura casualita. Vero?
Si, grazie a un mio amico ho scoperto che non potevo giocare
a Malta nelle 1st Division perche’ serviva il passaporto maltese, stavo cercando una squadra da un paio di mesi, da
quando ero arrivato a Malta per lavoro e mi sono avvicinato a 5 persone che si allenavano, nel campo dell’Universita’,
ho chiesto e parlando con Daniel poi sono stato inserito nella
rosa.
Sicuramente il livello nostro e puramente amatoriale. Come
ti sei trovato a giocare in questo livello?
Negli ultimi 3 anni in Italia ho giocato anch’io a livello amatoriale, ma il calcio li e’
anche a livello amatoriale molto organizzato sia come allenamenti che come dirigenza, campi, numero di squadre ecc. Qui credo
che e’ concepito piu’ come uno svago, anche perche’ ci sono meno soldi sicuramente che girano anche a basso
livello, ma comunque la cosa piu’ importante e’ la passione che uno ha e il gruppo.